Li ho visti dare il peggior esempio possibile nel calcio e nello sport vendendo le partite e per questo retrocedendo per la prima volta in serie B nel 1981 mentre la mia Inter aveva lo scudetto cucito sul petto.

Li ho visti andare in 70.000 a S.Siro per Milan-Sambenedettese di serie B ed esaltarsi per l'ottimo pareggio 2-2.

Li ho visti in lacrime dalla gioia per la conquista della coppa europea delle squadre di serie B, al secolo Mitropa cup.

Li ho visti retrocedere nuovamente in serie B solo due anni dopo e questa volta per manifesti demeriti sportivi.

Quando erano in serie B per la seconda volta e senza una lira, ho visto la mia Inter fare elemosina e prestare loro a titolo gratuito tre giocatori per pura solidarietà concittadina. Erano Pasinato, Canuti e Serena.

Li ho visti, in quello che loro chiamano il "decennio d'oro": 1) Ritirarsi da un campo europeo in svantaggio per 1-0 prendendo come pretesto il difettoso funzionamento di un riflettore luminoso. 2) Non restituire una rimessa laterale concessa da una squadra avversaria per soccorrere un loro giocatore venendo meno alle più elementari regole di fairplay ma anzi su quella rimessa segnare un gol decisivo. 3) Inventarsi non meglio precisate "card" per partecipare alle coppe europee quando gli evidenti demeriti sportivi non glielo consentivano. 4) Letteralmente miracolati dalla nebbia quando, in svantaggio per 1-0 in una partita europea contro la Stella Rossa, è calata biblicamente sul campo rendendo impossibile il proseguire della stessa. Dalla ripetizione di quella gara la vittoria delle coppe (senza le squadre inglesi) di cui tanto si sono vantati.

Sono i milanisti, i tifosi della squadra di Milano di SERIE B

 


 

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